IL B. I. NON ACCETTA PROPRIO "CHIUNQUE" AI SUOI CORSI, IL WEB SI SCATENA E NON PERDONA!!!
Succede l'8 Gennaio quando Nicola Donati spiega in un post su Facebook riportato qui sotto, la sua spiacevole telefonata in cui si sente profondamente offeso. In molti sul social network sostengono Nicola, ma i diretti interessati continuano a infierire sul suo problema (involontario) deprimendolo. Anche il giornale locale ignora il suo problema con un articolo "mite", dove sembra schierarsi con il B. I. e non affronta il problema "umano", ma riporta i fatti con leggerezza dove l'ago della bilancia pare pendere in favore del B.I.
Inoltre accanto all'articolo qualcuno ne approfitta per pubblicizzare un dizionario di Inglese.
IL POST di Nicola:
Cosa mi è capitato stamattina:
Trovo un offerta su GROUPON per un corso di inglese con British Institutes Pisa; chiamo per saperne di più, e dopo poco la tizia mi interrompe dicendo stizzita: scusi ma lei ha problemi di linguaggio? o è il telefono? Io rispondo che sono un pò balbuziente, di questi tempi di più perchè sono più stressato, e gli chiedo il perchè di questa sua domanda.
Quello che mi dice dopo mi lascia senza parole ed è un pugnale per me:
"Mi scusi, ma lei è cosciente di come parla? con questo problema le consiglio di non fare questo corso, ma sarebbe meglio si dedicasse ad altro, o dico per LEI, magari individualmente, con un insegnante, da solo che la segue: abbiamo una classe di 20 persone e l'insegnante dei nostri corsi non può stargli dietro: il nostro OTTIMO metodo si basa sulla velocità, e lei inficerebbe il corretto svolgimento delle lezioni, danneggiando anche gli studenti che hanno pagato e che parlano bene, e lei non imparerebbe e perderebbe i suoi soldi, perchè il nostro insegnante farebbe parlare gli altri studenti."
Io rispondo a questa persona che lei con leggerezza sta parlando di una cosa delicatissima, e mi sta profondamente offendendo; le chiedo se lei conosce davvero questo problema, e soprattutto cosa prova una persona che, con coraggio chiama perchè era interessata fare quel corso proprio perchè in gruppo e con quell'offerta.
Lei replica che, si lo conosce, e ha dovuto dire no ad altre persone che balbettavano, perchè non capivano che il loro problema era invalidante per questi corsi, e lo faceva per loro. "Poi se vuoi puoi anche farlo, ma capisci per te che sarebbe meglio di no. "
Ho chiuso la conversazione alla fine, stanco e consapevole che non era la prima, nè sarà l'ultima volta che succederà una cosa del genere, costante "valore aggiunto" e peso insopportabile ai normali altri problemi quotidiani di ogni persona comune.
Trovo un offerta su GROUPON per un corso di inglese con British Institutes Pisa; chiamo per saperne di più, e dopo poco la tizia mi interrompe dicendo stizzita: scusi ma lei ha problemi di linguaggio? o è il telefono? Io rispondo che sono un pò balbuziente, di questi tempi di più perchè sono più stressato, e gli chiedo il perchè di questa sua domanda.
Quello che mi dice dopo mi lascia senza parole ed è un pugnale per me:
"Mi scusi, ma lei è cosciente di come parla? con questo problema le consiglio di non fare questo corso, ma sarebbe meglio si dedicasse ad altro, o dico per LEI, magari individualmente, con un insegnante, da solo che la segue: abbiamo una classe di 20 persone e l'insegnante dei nostri corsi non può stargli dietro: il nostro OTTIMO metodo si basa sulla velocità, e lei inficerebbe il corretto svolgimento delle lezioni, danneggiando anche gli studenti che hanno pagato e che parlano bene, e lei non imparerebbe e perderebbe i suoi soldi, perchè il nostro insegnante farebbe parlare gli altri studenti."
Io rispondo a questa persona che lei con leggerezza sta parlando di una cosa delicatissima, e mi sta profondamente offendendo; le chiedo se lei conosce davvero questo problema, e soprattutto cosa prova una persona che, con coraggio chiama perchè era interessata fare quel corso proprio perchè in gruppo e con quell'offerta.
Lei replica che, si lo conosce, e ha dovuto dire no ad altre persone che balbettavano, perchè non capivano che il loro problema era invalidante per questi corsi, e lo faceva per loro. "Poi se vuoi puoi anche farlo, ma capisci per te che sarebbe meglio di no. "
Ho chiuso la conversazione alla fine, stanco e consapevole che non era la prima, nè sarà l'ultima volta che succederà una cosa del genere, costante "valore aggiunto" e peso insopportabile ai normali altri problemi quotidiani di ogni persona comune.
Dopo il post non sono mancati i botta e risposta tra Nicola e il B.I.
Chi conosce personalmente Nicola sa che non è un ragazzo "invalidante", ma anzi è un ragazzo intelligente, propositivo e collaborativo, fa teatro ed è un musicista, fa molti corsi di qualsiasi tipologia perchè è curioso e vuole sempre aggiornarsi su più cose possibili.
In un modo "Wikipediano" e ancora una volta per tutte, chiariamo le credenze popolari e ciò che gli ignoranti pensano sul problema delle balbuzie in modo breve.
Per chi non lo sapesse ancora...
La balbuzie è un disordine della parola in cui la fluidità è interrotta da ripetizioni involontarie e prolungamenti di suoni, sillabe, parole o frasi, e da involontarie pause o blocchi per i quali la persona che balbetta non riesce a produrre suoni. La locuzione utilizzata per questi impedimenti della parola è "disfluenze verbali".
L’impatto della balbuzie sullo stato emozionale e funzionale della persona può essere serio.
Molte di queste conseguenze passano inosservate agli ascoltatori, e possono includere paura di dover pronunciare specifiche vocali o consonanti, paura di essere colti dalla balbuzie in situazioni sociali, isolamento auto-imposto, ansia, stress, vergogna, o una sensazione di “perdita di controllo” durante il discorso.
La balbuzie non riguarda e non ha riflessi sull’intelligenza.
In conclusione dopo che Nicola si è sentito offeso non ha ricevuto delle scuse immediate come sarebbe buona consuetudine da parte di un Istituto.
Bensì hanno continuato a infierire sulla sua sensibilità dando altre spiegazioni sul perchè "avrebbe invalidato gli altri studenti"....
e che magari dopo questo putiferio che si è scatenato, fare una chiacchierata privata nella loro sede, magari ribadendo qualcosa che è già stato detto, senza pensare al famoso detto:
"Il Cliente ha sempre ragione".
(Soprattutto quando si sente offeso).



